Via Prima Quartiere la Famiglia, 6, 25126 Brescia BS, Italy
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4.3 out of 5 stars
(12 reviews)Silvia Stoppani
Siamo stati 4 anni (settembre 2017/giugno 2021), la quinta abbiamo deciso di farla altrove (statale). Didatticamente il bambino era preparato ma devastato emotivamente. È uscito dalla quinta con ottimi voti. La secondaria è iniziata bene. Ad aprile della prima primaria ha iniziato con problemi del linguaggio. Gli insegnanti dicevano che era normale per l'età e che col tempo sarebbe passato. Inizialmente abbiamo creduto, ma in terza ci siamo accorti che il disturbo era notevolmente aumentato e abbiamo iniziato la terapia logopedica. Nonostante gli sforzi il bambino non stava bene, non solo non c'erano miglioramenti ma peggiorava. Dopo alcuni episodi, in quarta abbiamo capito che la fonte del disagio era la scuola e quell'estate abbiamo preso la decisione di cambiare. Nell'ultimo anno di primaria ha INSPIEGABILMENTE migliorato parte dei suoi problemi (es.autostima), senza nessun aiuto esterno! La scuola Sorriso avrebbe grandi possibilità ma è in forte carenza di insegnanti e quando ci sono delle difficoltà, la scuola non riesce a sostenerle in modo adeguato. Soluzioni che sembrano provvisorie diventano definitive (es. due classi in una, l'assenza di compresenza, sospensione delle materie "meno importanti") Ai colloqui ho sempre avuto l'impressione che gli insegnanti stessero sulla difensiva e tendessero a giustificarsi. Le maestre sono preparate ma sembrano sempre tristi e mi sentivo in soggezione quando qualcosa mi faceva sorridere. Penso che il carico di lavoro su ogni insegnante sia troppo alto e questo si rifletta sull'umore, sui comportamenti e quindi su tutta la qualità del servizio. Ho più volte segnalato la situazione, prima al direttore della scuola (peggiorando la ns posizione), poi all'associazione della città ma purtroppo è solo un ente di formazione. Ho scoperto non c'è alcuna sorveglianza, non c'è altra possibilità che la segnalazione al direttore della scuola stessa, poltrona occupata (21/22) dall'insegnante che ha più infierito su mio figlio. La cucina è interna (no cooperativa). Pensavo fosse un vantaggio, visto le allergie di mio figlio, invece è stato tutt'altro, direi che l'ha messo in ulteriore difficoltà perché gli insegnanti NON HANNO VOLUTO sopperire alla mancanza (es. Quando ho chiesto il menù personalizzato -mai avuto- anzi, ho dovuto insistere per avere quello base e immaginarmi cosa avrebbe mangiato lui, oppure quando hanno pensato al dolce X tutti tranne che per lui). Consiglio mio: se avete la fortuna di andare a genio alle insegnanti (maleducate e classiste), prima, seconda e magari terza vanno bene, l'ambiente è piccolo ed accogliente ma il numero di bambini in una sezione supera di almeno il doppio le indicazioni del metodo. La quarta e quinta meglio farle altrove. Esiste un'associazione genitori molto forte che organizza feste ed eventi e propone raccolte fondi. Per quest'ultime è assai gradito l'intervento delle famiglie. Le feste sono per i bambini e le loro famiglie, gli insegnanti se ne chiamano fuori (X la serie: la chiamavano "PASSIONE"). Avevo aspettative MOLTO alte poiché è il metodo pensato per "calzarsi" al soggetto e invece questa empatia la sto trovando in due anni di scuola statale, della quale mi faceva paura proprio il metodo "standard"... Abbiamo pagato 250€ al mese per quattro anni, più altri piccoli o grandi contributi, un servizio decisamente irrispettoso di mio figlio. NON PER TUTTI È COSÌ, noi abbiamo avuto la SFORTUNA di non essere simpatici alla maestra principale... facciamo tanti auguri a tutti!!! La retta non è scaricabile dal 730 perché la scuola è privata ma non paritaria. Alcune recensioni (5 stelle) sono redatte da insegnanti della scuola.
Allison Bregoli
Esperienza vissuta attraverso il percorso di due figli: - il primo, dopo essere stato portato qua da un’ altra scuola all’ inizio della terza, è rinato. Ha abbandonato il suo senso di inadeguatezza ed ha preso il volo. - la seconda ha vissuto quest’ esperienza in maniera brillante vivendo la scuola come un luogo dove fare scoperte, dove meravigliarsi per le novità apprese. Aggiungerei che gli insegnanti sono sempre stati disponibili al dialogo e le dimensioni della scuola consentono una certa sensazione di familiarità pur lasciando inalterati i ruoli professionali. Se avessi avuto un terzo figlio il fatto di mandarlo qui non sarebbe stato una scelta ma una necessità di offrire a lui/lei il privilegio di questa meravigliosa esperienza di scuola primaria.